Seminario di Semiotica-Eterogenesi e significazione (CiSS)



Início:
8 September 2021, 13 h 00 min

Fim:
9 September 2021, 12 h 30 min

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Centro Internazionale di Scienze Semiotiche Umberto Eco

SEMINARIO DI SEMIOTICA

Eterogenesi e significazione

Heterogenesis and signification

a cura di Alessandro Sarti (Paris, EHESS) e Vincenzo Fano (Università di Urbino Carlo Bo)

Sala Cinema, via Saffi 15, Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Urbino 8-9 settembre 2021

La questione che ci interessa riguarda le forme, il divenire delle forme. Siamo interessati alla morfogenesi nello spirito della filosofia francese del XX secolo e in particolare Gilbert Simondon (G. Simondon, 1964) e Gilles Deleuze (G.Deleuze, 1968). Se il concetto simondoniano di individuazione consiste nel passaggio da un piano intensivo preindividuale all’individuazione delle forme, Deleuze dota explicitamente questo passaggio di un calcolo differenziale, dove l’evoluzione delle forme è la soluzione di un problema differenziale. Deleuze riprende l’idea del calcolo differenziale di Leibniz dove il divenire delle forme è la soluzione di una distribuzione di vincoli differenziali che costituisce il virtuale. Il virtuale è quindi una molteplicità di vincoli differenziali che sono gli elementi genetici, intensivi di ogni morfodinamica. In questo quadro immaginare una nuova forma significa comporre campi differenziali che eventualmente possono dare origine ad una integrazione. L’attualizzazione del campo dei differenziali dà luogo precisamente alla forma nuova. Comporre significa dunque cercare campi aggiunti che insieme al contesto virtuale consentano l’integrazione. Questa composizione di campi differenziali eterogenei con una logica paratattica di “e… e … e” dà luogo a concatenamenti o assemblaggi, che costituiscono gli elementi virtuali delle dinamiche eterogenee. Gli assemblaggi implementano l’eterogeneità dele relazioni tra gli elementi genetici in termini di connettività, di congiunzione, di alleanza (G.Deleuze, F.Guattari, 1980). Questo rappresenta il passaggio principale verso uma dinamica che chiamiamo eterogenesi. A differenza della fisica matematica e dela morfodinamica strutturale, dove il divenire delle forme emerge da generatori omogenei nello spazio e nel tempo, l’eterogenesi introduce la possibilità di mutare le leggi nello spazio e nel tempo superando l’omogeneità dei rapporti oppositivi. L’eterogenesi è cioè la dinamica dell’evento che consente di generare nuovi spazi di possibilità e di istanziare infinite dinamiche grazie a un virtuale in continua ricombinazione (Sarti et al, 2019).

In questa giornata di studi vorremmo problematizzare la relazione tra eterogenesi e significazione, guardando alla genesi delle forme del senso come attualizzazione di virtuali eterogenei. Partendo dall’osservazione che una polarizzazione del flusso eterogenetico può aprire a spazi di espressione/contenuto (o spazi di salienza/pregnanza per usare il vocabolario di René Thom), cercheremo di problematizzare l’emergere del segno, anche in relazione alla morfodinamica strutturale di Thom-Petitot (Piotrowski, 2017), così come l’emergere dei processi di enunciazione come attualizzazione di differenziali disparati.

Dedicheremo particolare attenzione ai processi di enunciazione collettiva e all’apertura di spazi espressivi del vivente anche non umano. I piani su cui si dispiega l’eterogenesi non sono un privilegio dell’uomo ma aprono a un materialismo immaginativo che si estende all’animale, al vegetale, al vivente. Si tratta di una materialità generativa capace di creare singolarità estese a tutte le scale che ha a che fare con una carne vibrante in continua ricombinazione. È la molteplicità e la diversità del virtuale a testimoniare uma continua ricerca del nuovo, una continua reimmaginazione dell’intensivo, contrariamente a una visione della natura come sistema statico depositario di leggi immutabili (G.Longo, 2020, B.Latour, 2015). Metteremo quindi in discussione la prospettiva secondo cui la creazione di senso sarebbe legata esclusivamente ad aspetti semiolinguistici della produzione culturale umana. Sottolineeremo invece la necessità di aprirsi a semiosi primarie molto più ricche, verso un’idea di forme del senso generate dall’ incontro tra le forme salienti del mondo e le pregnanze corporee e affettive. Questo accoppiamento tra salienze e pregnanze dà origine a spazi espressivi e a forme di semiosi primaria ben prima che emergano costruzioni semiolinguistiche. Il dispositivo eterogenetico si trova dunque coinvolto sia nell’emergenza delle semiosi primarie (P.Violi 2009), che nella costruzione del segno (A.Sarti, G.Citti, D.Piotrowski, 2019) e finalmente nel divenire dell’enunciazione (C.Paolucci, 2020).

Si tratta quindi di mettere al centro dei nostri studi le condizioni di produzione del senso che aprono alla possibilità di creare piani di conoscenza sensibile estesi alle dimensioni tecnologiche, culturali ed ecologiche.

Our seminars will take place both in presence and online, through the ZOOM platform, using the link
Meeting ID: 861 2842 3475
Passcode:   594944
Fédération Romane de Sémiotique
Romance Federation of Semiotics
Federazione Romanza di Semiotica
Federação Românica de Semiótica